Lo sbarco in Europa di un tubero dalle 1000 proprietà

Il Topinambur è il rizoma della Helianthustuberosus, una pianta appartenente alla famiglia delle Asteracee, originaria del Canada. Venne importato nel XV da un esploratore francese, coltivato e consumato anche in Europa dove assunse il caratteristico nome di Carciofo di Gerusalemme o patata del Canada, rapa tedesca, pera di terra, anche se dal punto di vista botanico non aveva nulla a che fare con i carciofi! Nonostante il suo sapore inconfondibile e la semplicità di coltivazione con il tempo la sua produzione andò in disuso, poiché si preferì impiegare i campi con la coltivazione di patate (appena arrivate dal nuovo continente), più grandi e sopratutto più semplici da pelare (aimé). Per molto tempo questo tubero è rimasto quiescente nel limbo delle leccornie dimenticate, ma a partire dagli anni ’60 viene riscoperto dalla cucina etnica prima e da quella gourmet dopo, venendo nuovamente rilanciato sul mercato e sulle nostre tavole.

Il sapore del Topinambur
La principale caratteristica del topinambur è il suo sapore delicato e perfettamente bilanciato, a metà tra un carciofo ed una patata; detto tra noi sembra di masticare la base tenera di un carciofo con la consistenza di una patata gialla del Taburno! Se siete amanti di patate e di carciofi, allora state leggendo l’articolo che fa per voi.
Caratteristiche nutrizionali
Privo di glutine, quindi indicato per chi soffre di celiachia. Ha un indice glicemico basso, quindi può essere adatto alla dieta dei pazienti affetti dalla patologia diabetica. A quanto pare abbiamo fatto male a scaraventare questo tubero del dimenticatoio culinario, poichè le sue caratteristiche nutrizionali sono notevoli: a differenza delle patate, lo zucchero di riserva del Topinambur non è l’amido, ma l’inulina. Ricco di flavonoidi, vitamina A, C ed E è in grado di fungere anche da anti-radicalico ed è pertanto utile per contrastare l’invecchiamento cutaneo, non a caso vien anche impiegato nella cosmesi naturale. Questo misterioso rizoma contiene infine una apprezzabile quantità di folati e viene spesso indicato (sotto consiglio medico) come vicariante degli integratori a base di acido folico durante la gravidanza e sopratutto per stimolare la produzione di latte materno.
Controindicazioni (ci sono sempre): Il topinambur appartiene alla famiglia delle Asteraceae (come la camomilla, l’Arnica, il cardo), per cui è assolutamente controindicato per chi soffre di allergie a questa famiglia di piante (che procurerebbe il rischio di dermatiti). Si consiglia inoltre un consumo moderato di tapinambur se si soffre di colon irritabile: L’inulina che normalmente è foriera di grandi benefici al corpo umano, non dovrebbe essere assunta da chi soffre di patologie simili.
Ricette: Topinambur a dadini in padella
Nulla di più semplice: è come cucinare le patate con la differenza che non ci si ritrova le mani
- Difficoltà: bassa.
- Tempo di preparazione totale: 30 minuti
- Ingredienti: Topinambur, olio, aglio, peperoncino, origano

(1) Sciacquare i Topinambur sotto l’acqua corrente per eliminare residui di terreno che potrebbero restare sul nostro piano di lavoro. Pelate quindi il tubero tagliando i piccoli bulbi laterali che altrimenti renderebbero impervia la manovra di pulizia.

2. Adoperate un coltello a seghetto per tagliare il tubero in dadini e ricordate: più piccoli farete i dadi, più brevi saranno i tempi di cottura.

3. Su una padella preriscaldata, la cui capienza verrà scelta in base alla quantità di Topinambur che avrete deciso di preparare, versate olio EVO e fate indorare un solo spicchio di Aglio Bio tagliato a metà. Eliminate quindi lo spicchio d’aglio imbrunito ed aggiungete Peperoncino ed origano di montagna (a piacere).

3. Dopo aver fatto insaporire l’olio di cottura, potrete versare i cubetti di topinambur all’interno della padella, girandoli con un cucchiaio di legno per ungerli al meglio senza graffiare la padella.

4. Premuratevi di aggiungere un dito di acqua nella padella in modo da evitare che il contenuto sul fondo si bruci, dopo di che coprite la padella con un coperchio e lasciate cuocere, a fiamma media, per 20 o per 25 minuti (a seconda di quanto li volete croccanti). A cottura ultimata, togliete il coperchio e fate cuocere a fiamma alta per un minuto in modo da far evaporare l’acqua in eccesso ed indorare i Topinambur

5. Il vostro contorno è pronto e non vi resta che assaggiarlo, lasciandovi stupire dal suo gusto delicato e simile al carciofo.
Per quanto riguarda il mio esperimento casalingo, le reazioni sono state sorprendenti: “Hai cucinato le patate in una pentola assieme ai carciofi?” ; “hai inserito della crema di carciofi in queste patate?” Risposta: “nulla di tutto ciò, state mangiando i Tapinambur e vi faranno senz’altro bene!”

Leave a reply
Devi essere connesso per inviare un commento.