Cibo Sicuro nella prevenzione primaria
Quando si pensa alla salute si pensa agli ospedali, ai medici e agli infermieri perché queste sono le strutture e le persone preposte alla cura del nostro corpo.
In realtà capita spesso di giungere a contatto con questi specialisti quando la salute in parte è già compromessa, che si tratti di un problema di poco conto o di un sospetto di tumore.
La concezione del professionista della salute è quella di una persona che cura le malattie e non quella di una persona che si prende cura dell’individuo sano ed evita che si ammali.
Nelle antiche medicine non era sempre così, il Medico Cinese veniva pagato affinché il suo paziente restasse in buona salute e quando si ammalava se si ammalava, soprattutto se era di alto rango, non solo perdeva la sua parcella, ma in certi casi (il Medico dell’imperatore) veniva anche bastonato!
In un’ottica sociale la salute, oltre che un nostro diritto è un nostro dovere, perché solo in salute possiamo essere utili agli altri. La via della salute deve partire innanzitutto da noi come una scelta che possiamo fare tutti, ogni giorno. Una scelta di responsabilità verso se stessi, ma anche verso gli altri, che passa attraverso la cura del proprio corpo, della propria mente e della propria anima.
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Nella visione Cristiana, normalmente proposta, chi dedica molta attenzione al proprio corpo e al proprio aspetto fisico è spesso ritenuto una persona molto (o troppo) concentrata su sè stessa, in contrapposizione con chi si sacrifica per assistere gli altri. Ma nelle scritture Evangeliche viene detto ”Ama il prossimo tuo come te stesso” ed in questa frase è insito il concetto che per amare gli altri, bisogna amare prima se stessi.
Se si ama sè stessi, se si conosce sè stessi in maniera profonda, si trovano le risposte e le energie per aiutare gli altri. In questa logica la cultura del benessere deve essere trasversale, deve comunque riguardare tutti, deve tenere conto dell’ambiente, della cultura, dello spirito, della mente, dell’energia, del cibo, della scienza. La salute dunque non può più essere relegata e delegata solo alla medicina ma deve essere un compito di tutti.
Cibo Sicuro nella prevenzione riguarda la provenienza
Proprio in quest’ottica Cibo Sicuro cerca di divulgare la cultura della Salute che passa inevitabilmente attraverso la prevenzione primaria. Mangiare il prodotto Biologico a km-zero significa mangiare un alimento Sicuro e genuino; significa avere la consapevolezza di consumare un alimento di cui si conosce il luogo di provenienza e di cui si è certi delle pratiche di produzione. La prevenzione primaria dunque non può prescindere dalla qualità degli alimenti.
Che lo si voglia ammettere o meno, decidere di mangiare Bio significa ridurre drasticamente la probabilità di ammalarsi, in particolar modo quando ci riferiamo a tutto lo spettro di patologie legate all’età (come il diabete, il colesterolo alto, i tumori) e quindi bisogna prendere consapevolezza che la nostra salute passa per le nostre mani e la qualità della nostra vita dipende dalle nostre scelte.
Autore: Dott. Pasquale D’Ambrosio – Nutrizionista.
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